giovedì 23 agosto 2007

Quando le cose non vanno

Quando le cose non vanno, non rimane che chiudere le tende della stanza, girarsi dall'altra parte della stanza e cancellare ogni forma di tempo che ci circonda, annullare ogni numero che ci riservi un minimo contatto con la realtà.
Abbiamo bisogno di ridurre tutto ciò che si muove in un unico punto, segnare una linea precisa per stabilire i confni territoriali a discapito di quelli spaziali.
Se non si riesce a gestire il tempo, almeno cercheremo di fare i conti con la terra e le sue teorie evoluzionistiche e spesso catastrofiche. La necessità del mondo di rivoluzionare i suoi meridiani e ristabilire i suoi fusi orari.
Quando le cose non vanno, lasciamo che esse scivolino dietro l'orizzonte del mattino, la sera placa i conflitti, mentre la notte chiude le pagine del giorno.
Non lasciamo che le cose sovvertano l'instabilità del nostro umore, basta una goccia d'acqua nel vaso di ceramica, pezzo unico della vita, per deturpare in maniera caotica tutto il sistema stabile che mantine anche ancora in piedi il nostro caos caotico e altamente instabile.
Quando le cose non vanno, le parole spiegano le ali in un grande battito nel silenzio imbarazzante di un incontro nel giorno sbagliato.
Quando le cose non vanno è bene avvolgersi con buone lenzuola di seta e aspettare che la pioggia ci restituisca un pò di nuvole su cui appoggiarsi nel momento della caduta.

1 commento:

Miss Blanche ha detto...

grazie.
Delle mie ali nere , pronte quasi a stritolarmi, hai fatto poesia.

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.