venerdì 25 gennaio 2008

Quando non ho più tempo

Il tempo che ho avuto, è stato vissuto.
Il tempo che rimane, non so come spenderlo, se valesse davvero la pena di spenderlo, non starei ora a consumare parole.
Il tempo ci conta persino i secondi e non riusciamo a pagare il conto finale.
Il tempo scorre, urla, piange, si riposa, nelle mie mani restano gli addii.
Avrò ancora tempo per raccontarti che cosa succederà.
Le ali si sono rotte, il volo rischia di precipitare in uno schianto, il resto lo racconterò quando troverò tempo di farlo, per ora cerco di sfuggire i minuti mentre i secondi si piegano nell'incertezza di un viaggio che ha solo la cartina, le tappe da compiere, ma mi mancano le coordinate per non affondare.
Corro, corro, corro lontano, le parole mi rincorrono senza tempo.
Quello che mi manca è tempo, il respiro di decidere alla sopravvivenza di questioni internazionali.
Qui cade l'ultima lettera, il verbo non coniugato.

1 commento:

nonsoloattimi ha detto...

Ciao, io ho paura del tempo che passa, ho paura di non averlo speso come avrei voluto... ma ho ancora tempo, se tanto o poco non dipenderà da me, ma voglio viverlo intensamente.
Ciao Claudia

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.