mercoledì 13 agosto 2008

Mind the gap


Sottoterra si trascorre il maggior tempo della nostra esistenza. Ci imbarazziamo appena mettiamo la testa fuori, con la fronte in direzione contraria alla nostra abitudine.
Ci nascondiamo sotto la luce del giorno, la notte indossiamo cappelli strani per non farci riconoscere, da chi neanche conosce il mio nome. La mente ci chiude lo spazio, il territorio cambia continuamente pelle sotto l`odore della pioggia, le nuvole sono rosse di gelosia e le stelle si sono dimenticate la loro luce.
Un giorno come tanti sotto un ombrello, con i ricordi che scivolano sulla parete di plastica esterna al riparo dalla mia inquietudine.
Ritardo tra la folla che rincorre la prima corsa, sottoterra si vive, ci si consuma, ci si perde, ma attenzione sempre a non cadere.
Uno strano caso che non coincide oggi con il mio umore.
Mi fermo e cerco qualche forma di silenzio dove osservarmi, non vedo altro che il riflesso di me prima di scendere alla prossima fermata, in un altra citta.



1 commento:

Unknown ha detto...

Ho capito, ti sei perso in metropolitana!!!

Ciao caro

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.