Non scrivo per infedeltà alle parole e tradimento delle ore nei miei confronti.
Cerco rifugio nel viaggio.
Cerco un pò d'aria oltre oceano.
Cerco qualcosa che non c'è più.
Cerco ma non trovo, resisto al tempo e conto le ore a rovescio.
Troppo tardi, ma nell'incompletezza del fuso orario mi appartengo, senza precisione, ma lasciando i dettagli come particolari da non dimenticare.
Nel cappello conservo ricordi, come vestiti piegati nella linea sbagliata del ferro da stiro.
Mi distraggo dietro al ventilatore, per respirare aria, nella battiglia del caldo estivo, in cui conservo solo qualche foto scattata con una macchinetta digitale, senza fissare la risoluzione, ma con l'esigenza di scattare foto senza contare i Kg persi nei giorni lontani da tutti gli altri e vicino a me stesso.
Un viaggo solo andata.
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