
L'ora cambia. Le pagine si trasformano, il tempo e le stagioni si modificano. Ingresso della primavera. Preludio di una stagione ancora stordita dal torpore di un inverno ancora presente. Le giornate si allungano, i minuti si restringono, ma i miei passi hanno sempre lo stesso ritmo. Mi devo ricordare di cambiare la mia sveglia... domani ci sarà un'ora in più di luce, sessanta minuti in più per osservare ciò che mi circonda, un'ora in meno per conservare i miei sogni dentro la notte. Memoria istantanea, particolare intimo surrealista, paradosso dei miei secondi, persistenza delle mie ore.
Sarà una notte insonne.
Nessun commento:
Posta un commento