venerdì 6 aprile 2007

Una seconda opportunità sulla terra

" Tuttavia, prima di arrrivare al verso finale, aveva già compreso che non sarebbe mai più uscito da quella stanza, perchè era previsto che la città degli specchi( o degli specchietti) sarebbe stata spianata dal vento e bandita dalla memoria degli uomini nell'istante in cui Aureliano Babilonia avesse terminato di decifrare le pergamene, e che tutto quello che vi era scritto era irripetibile da sempre e per sempre, perchè le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunità sulla terra."

Gabriel Garcia Marquez da Cent'anni di solitudine


Arrivo in disparte al verso finale, breve, leggero, senza far rumore, conservandomi una seconda chance, un posto in seconda fila, un ritorno imbarazzato ai miei primi anni di vita.
Cent'anni di solitudine sono trascorsi sulla terra e per fortuna una seconda opportunità mi è stata concessa.



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Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.