domenica 1 aprile 2007

Una volta un signore disse...


La riproduzione tecnica dell'opera d'arte è invece qualcosa di nuovo, che si afferma nella storia a intermittenza, a ondate spesso lontane l'una dall'altra e tuttavia con una crescente intensità.
[...] Manca un elemento: l'hic et nunc dell'opera d'arte - la sua esitenza unica e irrepetibile nel luogo in cui si trova.
L'hic et nunc dell'originale costituisce il concetto della sua autenticità. [...] L'autenticità di una cosa è la quintessenza di tutto ciò che, fin dall'origine essa, può venir tramandato, dalla sua durata materiale alla sua virtù di testimonianza storica. [..] Ciò che viene meno nell'epoca della rirpoducibilità tecnica è " l'aura" dell'opera d'arte.

Walter Benjamin " L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica"

Che cos'è propriamente l'aura? Un singolare intreccio di spazio e di tempo: l'apparizione unica di una lontananza, per quanto possa essere vicina.

Walter Benjamin "Piccola storia della fotografia"



E si ! Quel signore aveva proprio ragione: oggi la rappresentazione del mondo che muta ogni secondo al passo della tecnica è il risultato di un processo necessario e continuamente modificabile, al punto che tutto è riproducibile e poco resta di autentico e originale.
La fine della modernità, l'abbandono della postmoderità e ora.... Guerre stellari, epoca intergalattica...
Tra il post e le galassie c'è qualcosaltro un'epoca forse....
Epoca multimediale, intermediale,ipermediale,ma non lo so...

Un'epoca in cui tutto si velocizza in un nanosecondo per terminare una guerra sbagliata ci vogliono ancora anni, e altre guerre nascono senza far rumore, troppa è la distrazione che non ci permette di riflettere. Altrimenti perdiamo il passo della danza...
Cosa sia cambiato non lo so, ma sicuramente non solo l'opera d'arte ha perduto la sua "aura", ma anche l'uomo ha perso la sua autenticità.

E' ora di aprire la finestra oggi è un bel giorno di primavera.


ESPRESSIONE DI UNA LONTANANZA

Autenticità,

la quale

non ha bisogno di essere nominata.

Il nome spesso,

ha particolare stile,

come una ricerca impazzita,

minimale,

di un infinito comunicare

al confine dell’incomunicabile.

Un silenzio straziante

di fronte

al moto instancabile

e riproducibile negli anni.

Come angeli

Appesi sopra la storia

Sentiamo l’eterno passato

Schiacciare il presente.

Accorgimento

Già di un domani imminente,

ma già trascorso,

mentre il futuro

dorme su ali

leggere,

un taglio nell’aria pesante.




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Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.