sabato 5 maggio 2007

Fuga dal Confine

Il confine dei nostri giorni: la linea che separa la capitale, dalla provincia, la periferia dalla città, la campagna dal mare, la montagna dai ricordi dell' orizzonte, l'est dall'ovest, il nord dal sud.
L'aurora sbiadisce il suo fascino dietro a raggi d'ombra: ventaglio gentile per la mia anima inquieta, mentre una zanzara cerca vita sulla mia pelle.
Nel mondo intero, l'equinozio e il tropico del cancro si incrociano, restituendoci nella notte leggera brividi lungo la schiena.
Lunghe distanze si accorciano mentre si allungano gli indirizzi che ho lasciato.
Superare il confine dietro al quale si nasconde un altro confine.
Sconfinare: necessità di uscire, di manifestare il volo di una farfalla, assegnare ai miei ricordi il battito ronzante della mosca che si appiccica alle mie parole e non le abbandona più, convivendoci dolcemente, senza disturbare.
Conto con precisione matematica i metri che mancano per completare la fuga, i secondi per decidere in quale direzione varcare il confine senza essere scoperti.
Dietro la muraglia cinese, si difendono i confini, mentre lungo i resti del muro di Berlino si cerca impazienti, la linea della separazione per il fascino discreto della fuga.

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BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.