mercoledì 16 maggio 2007

Il confine dietro al quale sconfinare





Una settimana di pausa, una settimana di riflessioni, una settimana tra i libri.


Sono tornato ieri dalla XX edizione della fiera internazionale del libro a Torino, un' esperienza che supera i confini dietro i quali le parole si nascondono.





Superare il limite che l'attento lettore si esercita a fare, mettendo una linea di demarcazione tra se stessi e gli altri, una scoperta che avanza oltre la separazione del confine, unendo la curiosità e la collaborazione di chi ama leggere e che ama scrivere.
Un leggero senso delle parole che ci disturbano e ci emozionano confidandoci verità e sospetti di un mondo globale e virtuale, ma le parole rimangono oltre la superficie, dietro la scorza dell'inchiostro, dentro la confenzione, tra le scaglie del sapone profumato alle erbe : "Verba volant, scripta manet".
Le parole conservano la loro intimità e con dolcezza valicano il confine di sopravvivenza di ogni libro aperto che chiudiamo solo alla fine di una parentesi aperta.
Il confine dietro al quale sconfinare.
Il piacere di ricercare un libro aperto come una felice consolazione.


Forse non ci sono giorni della nostra adolescenza vissuti con altrettanta pienezza di quelli che abbiamo creduto di trascorrere senza averli vissuti, quelli passati in compagnia del libro prediletto. Tutto ciò che li riempiva agli occhi degli altri e che noi evitavamo come un ostacolo volgare a un piacere divino: il gioco che un amico veniva a proporci proprio nel punto più interessante, l'ape fastidiosa o il raggio di sole che ci costringevano ad alzare gli occhi dalla pagina o a cambiare posto, la merenda che ci avevano fatto portar dietro e che lasciavamo sul banco lì accanto senza toccarla, mentre il sole sopra di noi diminuiva di intensità nel cielo blu, la cena per la quale si era dovuti rientrare e durante la quale non abbiamo pensato ad altro che a quando saremmo tornati di sopra a finire il capitolo interrotto...


Marcel Proust




1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao epo

http://www.fotolog.com/sweet_teddy/25049225

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.