La pioggia ha riportato la temperatura a livelli bassi, quasi autunnnali.
Cambiamento repentino di stagione, non esite più un senso logico, circolare, lineare, orario.
Tutto si rovescia: antiorario.
Le stagioni del tempo si modificano in un KByte/sec.
Indice, che la terra, ora ruoti ad un ritmo avanzato, non riusciamo a rispettare i passi della velocità, ci precede sempre anche con un pò di ironia, schernendo la nostra incapacità di movimento.
Tutto si sposta senza neanche un preavviso, per poterci munire di qualche aspirina, per alleviare l'impatto che il nostro sistema biologico- nervoso dovrà sopportare.
Causa: il mondo al contrario.
L'uomo sta assistendo impassibile, direi anche con una colpevolezza inconsapevole del moto di ordinaria stranezza e straodinaria pazzia.
Non ci rendiamo conto, io per primo, di come le cose che ci circondano ci assorbono ogni stimolo di curiosità. Di colpo, rimaniamo al buio, senza una luce fioca che fa breccia nell'intrecco misterioso della nostra sinapsi.
Spegnimento di ogni azione critica che ci permette di compromettere una tesi sbagliata.
Tutto rimane in ombra, tutto resta lecito perchè ci troviamo bene nell'illecito legale delle cose.
Tutto è permesso, tranne dire la nostra opinione, sono le altre quelle che contano, quelle inutili, ma purtroppo le uniche che goveranano il mondo e il sistema su cui restano ferme e immobili, prigioniere del nulla: le nostre esistenze labili.
Cambiamento repentino di stagione, non esite più un senso logico, circolare, lineare, orario.
Tutto si rovescia: antiorario.
Le stagioni del tempo si modificano in un KByte/sec.
Indice, che la terra, ora ruoti ad un ritmo avanzato, non riusciamo a rispettare i passi della velocità, ci precede sempre anche con un pò di ironia, schernendo la nostra incapacità di movimento.
Tutto si sposta senza neanche un preavviso, per poterci munire di qualche aspirina, per alleviare l'impatto che il nostro sistema biologico- nervoso dovrà sopportare.
Causa: il mondo al contrario.
L'uomo sta assistendo impassibile, direi anche con una colpevolezza inconsapevole del moto di ordinaria stranezza e straodinaria pazzia.
Non ci rendiamo conto, io per primo, di come le cose che ci circondano ci assorbono ogni stimolo di curiosità. Di colpo, rimaniamo al buio, senza una luce fioca che fa breccia nell'intrecco misterioso della nostra sinapsi.
Spegnimento di ogni azione critica che ci permette di compromettere una tesi sbagliata.
Tutto rimane in ombra, tutto resta lecito perchè ci troviamo bene nell'illecito legale delle cose.
Tutto è permesso, tranne dire la nostra opinione, sono le altre quelle che contano, quelle inutili, ma purtroppo le uniche che goveranano il mondo e il sistema su cui restano ferme e immobili, prigioniere del nulla: le nostre esistenze labili.
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