Le cose migliori sono quelle meno peggiori.
Le cose migliori sono quelle più semplici, senza paraventi intorno, alla luce del sole.
Le cose migliori sono quelle di un tempo passato, oppure quelle di un tempo a venire.
Le cose migliori, già quali sono?
Secondo il nostro codice morale, o il nostro contesto sociale, credo che la cosa migliore da fare sia quella di non fare cose migliori, ma essere migliori, o almeno provare a trovare una consolazione almeno decente, piuttosto soddisfacente per gli sforzi, per la fatica, per il sudore che ogni giorno
nei piccoli, spesso futili o indaffarati gesti, l'azione si compie.
Rimorsi, senso di colpa, in questo caso poco importa, non appartiene al discorso, nè ai margini.
Piuttosto delusione di un aspettativa mal posta all'inizio, primo dello specchio, prima di alzare la saracinesca della mia camera dove il sole aspetta di entrare silenziosamente tra le micro fessure della serranda. Direi senso di ironia di fare e credere di aver fatto, ma qualcosa ancora si poteva fare, un'esame di coscienza che rimette in piedi lo smarrimento provocatomi ogni volta che tiro il resoconto del giorno, perchè la notte chiede lo scontrino delle nostre spese fatte durante la giornata e molte volte mi capita di essere andato in rosso e recuperare una giornata andata male, richiede ricontare di nuovo tutte le carte e rimediare ai danni commessi.
Bisogna fare i conti, la matematica non è un 'opinione ma un dato certo e sicuro, almeno che non si sfocia in rapporti con i massimi sistemi, allora la matematica, la logica perde la sua fuzione e lascia il suo spazio ad altre previsoni.
Le cose migliori sono quelle mi prometto di fare oggi con il giorno che conta le ore.
Le cose migliori sono quelle che non ho fatto ieri.
Le cose migliori sono quelle più semplici, senza paraventi intorno, alla luce del sole.
Le cose migliori sono quelle di un tempo passato, oppure quelle di un tempo a venire.
Le cose migliori, già quali sono?
Secondo il nostro codice morale, o il nostro contesto sociale, credo che la cosa migliore da fare sia quella di non fare cose migliori, ma essere migliori, o almeno provare a trovare una consolazione almeno decente, piuttosto soddisfacente per gli sforzi, per la fatica, per il sudore che ogni giorno
nei piccoli, spesso futili o indaffarati gesti, l'azione si compie.
Rimorsi, senso di colpa, in questo caso poco importa, non appartiene al discorso, nè ai margini.
Piuttosto delusione di un aspettativa mal posta all'inizio, primo dello specchio, prima di alzare la saracinesca della mia camera dove il sole aspetta di entrare silenziosamente tra le micro fessure della serranda. Direi senso di ironia di fare e credere di aver fatto, ma qualcosa ancora si poteva fare, un'esame di coscienza che rimette in piedi lo smarrimento provocatomi ogni volta che tiro il resoconto del giorno, perchè la notte chiede lo scontrino delle nostre spese fatte durante la giornata e molte volte mi capita di essere andato in rosso e recuperare una giornata andata male, richiede ricontare di nuovo tutte le carte e rimediare ai danni commessi.
Bisogna fare i conti, la matematica non è un 'opinione ma un dato certo e sicuro, almeno che non si sfocia in rapporti con i massimi sistemi, allora la matematica, la logica perde la sua fuzione e lascia il suo spazio ad altre previsoni.
Le cose migliori sono quelle mi prometto di fare oggi con il giorno che conta le ore.
Le cose migliori sono quelle che non ho fatto ieri.
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