sabato 23 giugno 2007

Confidenza ad una mosca

Confidenza di me stesso. Mi spoglio delle eccedenze e degli apostrofi, lascio le maiuscole a chi crede e mi riservo solo le minuscole.
Un esercizio di stile, scrittura creativa.
Appoggio alla mia schiena il cuscino delle parole, le conservo nel barattolo della marmellata al sapore di ciliegia, una reazione allergica agli accenti.
Reagisco alle lettere fuori posto, ai pensieri fuori orario e alle malattie di stagione. Preferisco cullarmi dentro le mie righe appena partorite, poco curate.
Digiuno nel giorno più caldo, senza preghiere e senza tovaglia.
Un bicchiere rotto, alcune briciole di pane e qualche dispensa vuota nella casa appena costruita.
Appunto fogli di carta nel taschino della giacca che rimane appesa sulla sedia rivolta verso il mare.
Chiudo le pagine del libro e mi consolo con il rumore di un ventilatore che sembra una mosca che mi ronza dolcemente accanto e mi consiglia parole.

1 commento:

Anonimo ha detto...

lega un nastro rosso alla grigia del ventilatore: vederlo fluttuare è uno dei rimedi più sciocchi ma più efficaci contro i cali d'energia, un isolante da tutto il resto intorno.

n.

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.