lunedì 23 luglio 2007

La sentenza

Indago nelle particelle elementari della vita.

Il ventilatore spezza il caldo del giorno, un riparo dalle mancate partecipazioni nella notte.
Non ho dormito sereno, ho tradito sotto le lenzuola appena lavate che ancora profumano di lavanda. Ho escogitato un piano di difesa contro i sensi di colpa, ho piegato le vesti per non lasciare traccia. L' 'inquisitoria gestirà il senso della verità. L'odore della pelle è il primo indizio da lavare.
I miei appunti rovesciati ai piedi del letto sono note che si aggiungono dentro il delitto.
Il bicchiere riporta le impronte, il mozzicone di sigaretta appena spento indice del sospetto.
Mi addormento dall' altra parte del sogno, nessuno mi troverà. Nessuno mi ha visto, ho lasciato il mare sopra di me, dietro resta l'ombra della mia inqiuetudine. La sentenza è il rumore del mio silenzio.

Nessun commento:

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.