Atti impuri
30 Maggio 1946
È l'anniversario di una settimana straziante. Sono stato allora sul punto di compiere quel gesto che inconsciamente mi si ripete nell'immaginazione quando penso al mio peccato - il gesto della mia mano che si alza armata contro di me. Mi rivedo disteso sul letto col viso rivolto al muro... Ogni tanto riprendevo i sensi, uscendo dal mio stupore, una specie di paralisi, in cui mi sentivo staccato dalla mia esistenza. T. mi aveva parlato della sua confessione, in strada, davanti al cancello semiaperto. È stato quello il momento più angoscioso della mia vita.
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