sabato 12 aprile 2008

Vestiti puliti

Convergenze nella fase oscura della divergenza. Mi riservo nell'inquetudine qualche sbalzo d'umore per spaginare l'infermità della coerenza.
Si cela con indiscrezione un respiro affannoso, nel giorno di vita.
Proteggo dall'ansia il pensiero, una lama sottile purifica lo spirito abbandonato dell'odore di un inganno. Prendere la verità nell'inclinazione del falso. Mi conforto nell'opinabilità dell'avvenire.
Il volto dell'insoffereza reagisce al dolore precario dell'attimo.
Il silenzio produce una reazione allergica alle fasi distratte del tempo.
L'abitudine si ammala nella sopresa della novità.
Si cerca protezione nel rimpianto dell'errore.
Gli estremi del cerchio nella linea retta della confidenza mi negano le parole.
Una pericolosa macchia sulla schiena mi nega il sorriso nella misera disponibilità della notte che si conserva nel sogno.
Divergenza imbarazzante nella convergenza della seduzione.
Traggo nella conclusione un'assenza di una spiegazione, la paura si scioglie nel profumo fresco della lavanderia. Vestiti puliti... prima della domenica, prima di ieri.

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BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.