Sono distratto nel giorno primo della settimana, di solito la solitudine resta intrappolata nel lato più lungo del triangolo, nessuna equazione risolve il problema, le radici quadrate escluderebbero alcune possibilità, ma le probabilità sono molte tendo ad infinito.
Mi preoccupo, lasciando sotto al cuscino qualche condizione leggera per sognare nella notte.
Da molto che non scrivo lettere, mi manca l'odore dell'inchiostro.
Vorrei riprendere confidenza con i fogli bianchi , sbiaditi ai lati come per ricordarmi che le imperfezioni restano ben radicate ai miei piedi.
Non sopporto le mie mani, giro lo specchio per non fare i conti con la mia vita, con i miei errori.
Vorrei solo riposare leggero, lascio nel forno qualcosa di già riscaldato, lascio scivolare lenta la notte sopra di me, dalla sua non tenerezza, dentro le pagine di un romanzo americano, attendo con ansia il finire del lunedi, giorno strano, maledetto, giorno senza preavvisi, mi pesano il suono delle parole e scendo in un giro silenzioso di attese.
1 commento:
che bella pagina,mi fa credere che in quello che abbiamo fatto c'è qualcosa di buono,un sollievo che vale 1000 medicine poi mi rilassa,
grazie
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