
La campana suona ogni ora, il rintocco mi ricorda che esiste un tempo.
Il vortice nel quale sono precipitato non ha nè scale, nè finestre sulle quali aggrapparsi.
Solo lampade a basso consumo riducono la luce al necesario.
Fuori orario, fuori onda, fuori dal controllo.
Esteriorità assente, oltre la luce, il confine si spezza, la traiettoria si sfoca in una dolcezza inessenziale. Lucidità carente, luoghi ridotti, sintesi psicologica, colpa freudiana.
Un vuoto necessario che si riempie in uno spazio vitale.
Dolce sensazione di sfiorare il vuoto per riempire ciò che non c'è.
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