venerdì 25 maggio 2007

Quando si sogna dentro al sogno

Il termostato segna trenta gradi, un giorno qualsiasi, un venerdi banale, una data insignificante, ma un giorno in cui il mercurio indica il livello della temperatura al di sospra di ogni sospetto.
La mia maglietta segna il ricalco di una giornata sotto il segno del tropico del cancro.
I sogni questa notte dormiranno male, prorpio male credo.


Il sogno

La notte impone a noi la sua fatica
magica. Disfare l'universo,
le ramificazioni senza fine
di effetti e di cause che si perdono
in quell'abisso senza fondo, il tempo.

La notte vuole che stanotte oblii
il tuo nome, i tuoi avi ed il tuo sangue,
ogni parola umana ed ogni lacrima,
ciò che poté insegnarti la tua veglia,
l'illusorio punto dei geometri,
la linea, il piano, il cubo, la piramide,
il cilindro, la sfera, il mare, le onde,
la guancia sul cuscino, la freschezza
del lenzuolo nuovo...

Gli imperi, i Cesari e Shakespeare
e, ancora più difficile, ciò che ami.
Curiosamente, una pastiglia può
svanire il cosmo e costruire il caos.


Jorge Luis Borges

Svanire dolcemente nel cosmo caotico dei nostri giorni, prendere poi al rimbalzo l'illusione geometrica di una prospettiva attraente ed infine raggirare la notte dietro ad una favola nascosta per troppi giorni dietro le righe del tempo.
Un sogno dentro al sogno stesso. Incredibile e travolgente consolazione di un giorno appena trascorso prima che la notte scivoli leggera con il suo manto dietro le nostre paure, dentro ai nostri sogni.

Nessun commento:

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.