giovedì 24 maggio 2007

Spostamento del meridiano di Greenwich

Il sospetto di cui ho sospettato per parecchio tempo rimane in piedi con la speranza che il caso si risolva.
Mentre l'accusa muove la sua sentenza, il ricordo di me, di ciò che sono stato e che sono diventato e che sarò, come i tre stadi della vita. Già ho dimenticato i primi due, il terzo è già passato, allora mi trovo ad attarversare uno stato non ben definito, uno stadio parallelo o forse semplicemente è un passaggio che non avevo messo in conto.
Inizio daccapo a fare i conti.

La cattiva memoria non mi fa dormire, mi lascia sul cuscino i rimorsi che si agitano nella notte mescolati tra i sogni in bianco e nero e un film a colori degli anni ottanta.
La notte ha partorito con dolore pensieri, immagini dilatate tra un primo piano e uno sfondo sfocato: dissolvenza incrociata di un montaggio gentile e perverso che ha gerachizzato le mie idee, senza aver fatto l'agenda setting.
Come si può convivere tra la mia marmaglia di parole che si ribellano, scalciano, sgomitano nell'avanzare delle ore perdendo così l'unica cosa che mi rendeva stabile: il conteggio delle ore e persino dei secondi.
Ora invece il fuso orario del mio umore sembra aver avuto una vertigine strepitosa,sconvolgente.
Il meridiano di Greenwich ha subito di colpo uno spostamento accidentale, speriamo che la tettonica delle zolle sentimentali non sia la causa del mio terremoto esistenziale.

Nessun commento:

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.