giovedì 14 aprile 2011

Sotto il segno della bilancia...

Proteggo le mie parole sotto le scie che si formano nel cielo, al primo mattino. Il sole pizzica i ricami delle tende sbiadite, mentre gli aerei lasciano dettagli del loro tragitto: longitudine e latitudine, velocità e temperatura. Appunto su un foglio di carta l'orario del loro passaggio, per non dimenticami la bellezza di volare e toccare le nuvole con gli occhi e perdersi nel vuoto.
L'aria graffia la punta degli occhiali, filtrando lo spessore delle lenti che correggono i gradi del mondo. Improvvisamente il riflesso di me sulla parete, la mia ombra ricalcolata come sagoma nera che spinge il mio corpo all'angolo. Trattenersi e distendersi come in una reciproca danza, dove i movimenti si rincorrono e i battiti del cuore ritmano le mie paure che non se ne vanno, nonostante abbia rotto il fiato.
La polvere secca alla gola trattiene il respiro che fa fatica a liberarsi, la saliva scioglie le vocali mentre lo zucchero reagisce al sapore del caffè. Chiudo la porta, lasciandomi dietro la notte appoggiata sul dorso dei sogni che si rincorrono prima di distendersi di nuovo.
Attraverso la strada conto i passi che sostengono il respiro in affanno.
I numeri determinano le mie soluzioni precarie e le costellazioni anticipano il mio oroscopo. Segno della bilancia, equilibrio che in apparenza si sostiene nel mezzo, ma in realtà estremizza le parti. Nelle tasche le mie ultime monete per un pezzo di pane salato appena sfornato.
Il giorno continua a pesare sulle mie mani. Ho terribilmente sonno, forse paura, o forse semplicemente ancora parole che continuano a girarmi nella testa senza via di scampo, senza luce, nostante il sole, le serrande sono abbassate.

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BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.