venerdì 6 maggio 2011

Berlin

Ho rotto il fiato, ma senza recuperare aria a sufficienza per poter fare l'ultimo scatto finale. Questa città mi appartiene come mi appartiene la mia data di nascita. Mi conosci, mi scruti, mi proteggi e la mia ricompensa non è che uno sguardo sottile. Conservo ricordi, mentre appunto dettagli e particolari. Fermo il tempo dietro lo scatto preciso di un'occhio filtrato. L'obiettivo meccanico mi concede di aprire spazi, cercare ombre nascoste. Il mio corpo non si arrende e sulla pelle l'odore del silenzio delle parole. Non resta che un sospiro, mentre osservo il fiume trasportare sogni che si appiccicano come mosche sulla fronte. L'aria è diversa da qualsiasi altro posto fuori da qui, fuori da queste strade. Il mio riflesso sulla finestra della metropolitana è sguardo che si riguarda con occhi diversi, profondi, come profondo è il buio più intenso.
Non voglio scendere, voglio continuare ad andare dentro la notte, dove nessuno mi conosce meglio di te. Non si arresta la mia incredibile scoperta di te dentro di me senza fiato.

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BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.