martedì 12 giugno 2007

C'è nel contatto un limite fatale


C'è nel contatto un limite fatale


C'è nel contatto umano un limite fatale,

non lo varca né amore né passione,

pur se in muto spavento si fondono le labbra

e il cuore si dilacera d'amore.

perfino l'amicizia vi è impotente,

e anni d'alta, fiammeggiante gioia,

quanto libera è l'anima ed estranea

allo struggersi lento del piacere.

Chi cerca di raggiungerlo è folle,

se lo tocca soffre una sorda pena...

ora hai compreso perchè il mio cuore

non batte sotto la tua mano.


Anna Andreevna Achmatova


Quando il limite a cui tendiamo si distende e poi si espande dentro un suono di vetro,un amorevole fracasso ci consola.
Battono le mie mani sul muro che non cade, ma vacilla. Le sue fondamenta si reggono su un piedistallo di carta. Appena un battito d'ali, uno starnuto del vento, un lento movimento delle ciglia e tutto crolla, svanito in uno struggente atto d'amore.
Non rimane che un raro contatto umano tra noi. Il silenzio unico verso con cui ci confidiamo, non disturbiamo le nostre gole.
Le nostre regole si risolvono in un morso di vita appena dato.
Un libro aperto a caso.
Ho stretto le parole esse mi hanno trascinato con cura fino all'alba: un contatto fatale dentro il limite delle tue mani.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

una delle cose migliori lette negli ultimi stanchi mesi.
n.

Anonimo ha detto...

concordo con N.

e forse so pure chi è!!!

Giorgia

BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.