VOLTI
Chi ha steso braccia al largo
battendo le pinne dei piedi
gli occhi assorti nel buio del respiro,
chi si è immerso nel fondo di pupilla
di una cernia intanata
dimenticando l'aria, chi ha legato
all'albero una tela e ha combinato
la rotta e la deriva, chi ha remato
in piedi a legni lunghi: questi sanno
che le acque hanno volti.
E sopra i volti affiorano
burrasche, bonacce, correnti
e il salto dei pesci che sognano il volo.
Chi ha steso braccia al largo
battendo le pinne dei piedi
gli occhi assorti nel buio del respiro,
chi si è immerso nel fondo di pupilla
di una cernia intanata
dimenticando l'aria, chi ha legato
all'albero una tela e ha combinato
la rotta e la deriva, chi ha remato
in piedi a legni lunghi: questi sanno
che le acque hanno volti.
E sopra i volti affiorano
burrasche, bonacce, correnti
e il salto dei pesci che sognano il volo.
Erri De Luca
Ho sempre voluto nella mia vita essere un pesce, dimenticando l'aria e spingermi oltre le molecole dell'acqua, indagare nell' infinito attimo in cui mi ritrovo alla deriva a boccheggiare con le branchie spezzate, sotto al sole, dimenticato perfino dai sogni e dalle onde.
Il volto del mio cuore è una maschera che si rovescia, lo specchio dell'acqua è il mio imbarazzo di scoprirmi un pesce a metà.
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