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Un nodo alla gola, un nodo alla cravatta, un 'equazione matematica. Coversione dei criteri estetici in vincoli matematici. Un nodo inizia sempre con il movimento dell'estremo piu' largo della cravatta che viene portato sopra o sotto l'estremo piu' sottile e prosegue con una serie di movimenti, di mezzi giri, che portano l'estremo piu' largo a sinistra, al centro o a destra, sopra o sotto l'estremo piu' sottile, verso l'interno, cioe' verso la camicia oppure verso l'esterno. Non sto qui a ipotizzare probabilità, o possibilità di movimenti necessari per il raggiungimento dle nodo. Lo specchio diventa l'unica prova contro noi stessi. Ci giudica, ci gurada, gestisce perfino i nostri movimenti imbarazzandoci, diventiamo rossi di fronte a noi stessi, cerchiamo di nasconderci. Una cravatta ha bisogno di numeri per compiersi, i numeri hanno l'esigenza di creare dei nodi affinchè la soluzione sia risolta in maniera positiva. In matematica non esiste un compromesso, non esiste un colore, esistono dei limiti, si tende all'infinito,: andamento della funzione all'avvicinarsi del suo argomento al suo valore, analisi matematica, continuità, integrazione, derivazione. Il nodo della cravatta non ci risolve l'equazione, ma ci restituisce un' eleganza matematica.
"Se qualcuno non riesce a capire quanto sia semplice la matematica, è soltanto perché non si rende ben conto di quanto sia complicata la vita".
John von Neumann
1 commento:
La cosa che amo di più della matematica è la sua devastante astrattezza. Oppure la sua devastante concretezza.
A volte trovo nei numeri un ordine superiore. Mi infondono un delicato senso di sicurezza: per quanti voglia pensarne, c'è sempre qualcosa dopo, qualcosa che tengo in serbo per domani, qualcosa che non riuscirò mai nemmeno a concepire.
"No matter how many stars are reflected in a lake, no matter how many universes they are..."
Non ti sembra strano, che esistano persone alla ricerca di un "ordine matematico" nel mondo? La matematica è tutto fuorché ordine. È un caos regolato, ma sempre caotico. È la terra delle eccezioni e delle approssimazioni. Eppure, certe persone vi si appoggiano come se fosse un sostegno reale... può forse essere reale qualcosa che non ha né inizio né fine? Eppure... l'idea di poter afferrare qualcosa di reale, fosse soltanto un'idea materializzata, mi riempie di tenerezza e, ma solo un po', di desiderio.
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