martedì 16 ottobre 2007

Libro aperto


Spesso tra le pagine di un libro ricordiamo delle parole, le sottolineamo, le evidenziamo affinchè esse rimangano impresse in noi, l'odore dell'inchiostro si consuma nella pagina appena spogliata, rivoltata, decifrata. Un buon compromesso nell'intimità della parola, un'interpretazione linguistica genuina. Un naufragio nell'infinito sfogliare, una ricerca particolare nel mezzo della pagina.
Di solito nei romanzi la scena cambia nella metà del libro, si modifica il montaggio dopo la descrizione di un paesaggio antico o l'imprevisto delitto, addirittura il cambiamento di stagione può provacare un turbamento artistico.
La pagina finale ci riserva sorprese e ci conserva un nuovo mondo.
Parole distratte che si lanciano dalla finestra.

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BLOGGARSI BLOGGAMENTE

Ogni mio pensiero apparterà a questo blog: spazio conquistato tra le mie paure e le mie incertezze. Scoprirsi in silenzio, dove nessuno mi conosce. Un velo leggero: confine labile tra il mio essere e il mio non essere. Condizione necessaria per sentirmi bloggato.